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Ricordi dal catechismo, per rinfrescarsi la
memoria e rinvigorire la fede
Dio/Unicità e Trinità
Noi cristiani crediamo in un Dio solo, come le altre grandi
religioni monosteiste (Ebraismo e Islamismo), ma con una differenza
sostanziale. Noi crediamo che Dio è Uno e Trino, cioè
che Dio è uno solo, ma in tre Persone: il Padre, il Figlio
(Gesù Cristo), lo Spirito Santo. Tra di loro queste tre Persone
sono distinte, ma sono lo stesso Dio.
E' un mistero, il mistero della Santissima Trinità. La nostra
mente non può comprenderlo fino in fondo, possiamo intuirlo
con qualche paragone. Immagina una fiamma con tre lingue di fuoco,
sono lingue di fuoco distinte, eppure sono lo stesso fuoco. |
Dio/Prima Persona
La prima Persona della Trinità è il Padre. Molte religioni
lo percepiscono in questo modo, noi cristiani in modo particolare
lo crediamo. Siccome Gesù incarnandosi si è fatto
nostro fratello, Lui - Figlio del Padre - ha reso anche noi figli
dello stesso Padre. E' Gesù che ci ha fatto conoscere il
Padre (cap. 17 di Giovanni) e ci ha messo sulle labbra la preghiera
del Padre Nostro. L'offesa più grande che possiamo fare a
Dio è quello di trattarlo da estraneo alla nostra vita, e
di ignorare il suo amore per noi. Il Padre ci ha voluto figli e
ci ha donato tutto, ma desidera che noi ci rivolgiamo a Lui con
fiducia e amore, come farebbe un bambino con il suo papà. |
Dio/Seconda Persona
La seconda Persona della Trinità è il Figlio.
Il Figlio è Gesù, il Cristo (cioè l'Unto -
il Consacrato), Colui che ha preso un corpo umano ed è venuto
ad abitare tra noi. In Gesù, perciò, coesistono sia
la natura Divina che quella umana, e Gesù è vero Dio
e vero uomo. Gesù è Dio che si è mostrato all
umanità, si è sacrificato per la nostra salvezza e
ci ha rivelato il Padre. In Gesù noi siamo salvati ed in
Lui abbiamo la vita. Gesù è un personaggio storico,
di lui parlano documenti storici, e per noi cristiani tutta la storia
è centrata sul mistero dell'Incarnazione, cioè del
Mistero del Dio che si fa uomo. |
Dio/Terza Persona
La terza Persona della Trinità è lo Spirito Santo.
Lo Spirito, Ruah (= Soffio) è l'Amore tra il Padre e il
Figlio, è l'Amore che dal Padre e dal Figlio viene spirato
sull'umanità, é l'Amore che unendosi con la Vergine
Maria concepisce Gesù, è l'Amore che il giorno della
Pentecoste scende sulla Chiesa rendendola testimone di Cristo,
è l'Amore che il giorno della Cresima scende su ogni cristiano
rendendolo soldato di Cristo. Lo Spirito Santo è colui
che nel cuore di ogni credente intecede con gemiti inespirimibili
presso il Padre, e che unisce ogni credente all'unica Chiesa di
Cristo. Lo Spirito Santo è la natura stessa di Dio perchè
Dio è Amore. |
Dio/Esistenza/1
Che Dio esista è una consapevolezza profonda insita nell'animo
di ogni uomo di ogni epoca. La credenza nell'esistenza di Dio la
ritroviamo in tutta la storia umana e a tutte le latitudini. Solo
nell'Occidente moderno si sono manifestate delle forme di ateismo,
cioè di pensiero che nega la necessità e la possibilità
di un Dio. L'epoca in cui viviamo, imbevuta da almeno un secolo
di ateismo e di persecuzioni ai credenti, lo ha in gran parte superato
per approdare ad una situazione ancora peggiore: la dimenticanza
di Dio. La nostra società agisce come se Dio non esista,
e senza porsene il problema. Una sorta di rimozione dalla mente
e dal cuore. Questo è un grande pericolo, perchè se
Dio lo si combatte vuol dire che ci si confronta ancora con Lui,
ma se nemmeno se ne parla significa proprio che lo si è cancellato
dalla propria vita. Ecco perchè è importante riscoprire
le Ragioni della Fede. |
Dio/Esistenza/2
La via più intuitiva per approdare al concetto dell'esistenza
di Dio è la Creazione. Il fatto che le cose esistano richiede
necessariamente che Qualcuno o Qualcosa le abbia create (se esiste
il tavolo, esiste il falegname!). La teoria che tutto sia nato
dal Big Bang, cioè da una esplosione primordiale di materia
concentrata, non cambia nulla: quella materia concentrata inziale
doveva essere stata creata a sua volta. E qundi il problema si
sposta a come è stato creato il mondo, ma la necessità
di Dio rimane. |
Dio/Esistenza/3
La semplicità della considerazione "Se esiste qualcosa,
esiste chi l'ha fatta" (perchè le cose da sole non si
fanno), è un'evidenza che ha portato tutte le culture del
mondo ad elaborare l'idea di Dio. In ogni luogo ed in ogni tempo
l'uomo si è prostato verso terra in segno di omaggio e rispetto
per l'Autore di tutte le cose.I nomi dati a queso Autore sono diversi,
ma l'idea è la stessa. La perfezione del Creato riconduce
ad un Creatore ancora più perfetto e con caratteristiche
superiori al più grande degli uomini. |
Dio/Esistenza/4
Se chiedo a qualcuno: "Credi in Dio?", lui sa benissimo
di cosa sto parlando, perchè l'esistenza di un Essere superiore
è intuitiva e, potremmo dire, indispensabile per la ragione
umana. Il vero nodo è che pochissimi si pongono il problema
di dare una "descrizione" di questo Dio, di mettersi
in telazione con Lui. Infatti la maggior parte delle persone a
questa domanda risponderà di credere, ma non di praticare.
Un fallimento dell'intelligenza e del cuore. Ma è una esigenza
insopprimibile quella di fare chiarezza, pr chi vuole realizzare
davvero la propria vita. |
Dio/Esistenza/5
Se vuoi approfondire l'argomento ci sono molti libri seri di teologia
e filosofia che illustrano le varie prove dell'esistenza di Dio.
Ad esempio: "Le prove dell'esistenza di Dio" di Cornelio
Fabro, editrice La Scuola. Ma le anime semplici, guardando un
fiore, capiscono e comprendono. Non hanno bisogno di eleborate
teorie o riflessioni. Il senso di Dio è dei bambini, e
chi è capace di liberarsi di tante sovrastrutture e recupera
la propria umiltà, può aprire facilmente gli occhi
sul Mistero. |
Gesù/1
L'esistenza dell'uomo di nome Gesù, che visse in Israele
circa duemila anni fa, è documentata in alcuni documenti
storici. La sua vita, con le opere e gli insegnamenti, è
descritta nei Vangeli. Leggendoli, ci imbattiamo in una figura unica,
scandalosa, che disorienta e affascina. Gesù di Nazareth,
non è persona che passa inosservata. In tre anni di vita
pubblica riesce a sovvertire talmente i cuori e i pensieri che da
quel momento la storia stessa dell'umanità viene segnata
e misurata dalla Sua Presenza. Intorno alla figura del Cristo, ci
si gioca tutto: "Tu hai parole di vita eterna" (Gv 6;
68). |
Gesù/2
Gesù confonde, divide, mette in crisi. In un popolo
che aspetta un Messia politico, condottiero, che deve liberare
gli ebrei dal giogo romano, Gesù si mostra come un agnello
condotto al macello. Umile, paziente, amico allo stesso modo dei
poveri e dei ricchi, ascoltatore attento delle finezze dei Maestri
del Tempio e delle miserie delle prostitute e dei lebbrosi. Non
cammina in mezzo alla strada gonfio e orgoglioso, sfugge alla
folla che vuole osannarlo, ma fa miracoli straordinari, converte,
guarisce, libera dai demoni e resuscita i morti. Per chi si crede
intelligente, Gesù è un mistero inspiegabile, una
pericolosa minaccia; per i semplici che si umiliano di fronte
alla Sapienza di Dio, Gesù è il Messia che deve
trionfare lasciandosi uccidere. |
Gesù/3
Il messaggio di Gesù, la "Buona Novella", si
può riassumere in questo: Dio è Amore, è nostro
Padre e vuole donare, a tutti, la salvezza. Il Cuore di Dio, insegna
Gesù, è sempre pronto al perdono, di qualsiasi peccato.
Quello che il Padre ci chiede in cambio, è il nostro impegno
sincero a riconoscere Gesù come suo Figlio, come Figlio di
Dio, e quindi a mettere in pratica le sue parole. |
Gesù/4
Gesù è vero Dio. Lo è in quanto Figlio
di Dio. Gesù è pure vero uomo, il figlio di Maria,
che ha preso carne umana e questa carne ha gioito, ha patito ed
è morta come ogni carne. Quindi Gesù è l'Uomo-Dio
e, in quanto tale, il mediatore tra l'uomo e l'Eterno. La sua morte
ha riconciliato il Cielo e la terra e ha aperto all'uomo il Paradiso.
Che Gesù sia uomo è testimoniato da chi ha mangiato
e bevuto con Lui, da chi ha messo il dito nella sua carne, dalla
sua parola. E' testimoniato inoltre dal suo sangue, versato sotto
i colpi dei torturatori. Che Gesù sia Dio è testimoniato,
dai miracoli, dalla sua resurrezione - possibile solo a chi è
il Padrone della vita - dal fatto che, dopo 2000 anni, ancora lo
vogliono perseguitare e uccidere. |
Gesù/5
Gesù è la Parola stessa di Dio che si è
fatta carne e suono. E' la parola visibile di un Dio che si manifesta
esplicitamente, senza veli o simboli. E' la voce del pastore che
richiama tutte le sue pecore per portarle al ricovero sicuro, nell'ovile.
Questo pastore è buono, perchè vuole condurre con
sè tutte le pecore, e se una si perde è disposto a
fermarsi finchè non l'ha ritrovata. Gesù è
nello stesso tempo il pastore e la porta dell'ovile. Non c'è
salvezza se non attraversando questa porta. Anche chi non lo conosce
può salvarsi, ma sempre per la mediazione e i meriti di Cristo
che si applicano a tutti gli uomini di buona volontà. |
Gesù/6
La Sacra Scrittura insegna che Gesù, dopo la sua vita pubblica,
dopo la sua morte e resurrezione, sia asceso al Cielo, alla destra
del Padre. Ma questo non significa che non è più presente
sulla terra. Gesù continua ad essere in mezzo agli uomini:
"Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"
(Mt. 28,20), attraverso la Chiesa, di cui è il capo, e nell'Eucarestia,
corpo vero di Cristo: "Mangiate e bevete, questo è il
mio corpo... questo è il mio sangue" (Mc. 14, 22). Gesù,
attraverso l'opera di ogni cristiano continua la sua azione di predicazione
e conversione degli uomini. Attraverso la Chiesa e i sacramenti
continua a distribuire la sua Grazia. Così la Buona Novella
arriva ad ogni angolo della terra, in attesa del ritorno glorioso
di Gesù alla fine dei tempi: "Questo Gesù, che
è stato tra di voi assunto fino al cielo, tornerà
un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo"
(At.1,11). |
La Chiesa/1
La Chiesa non è una organizzazione umana. La Chiesa non è
solo il Papa o i sacerdoti. La Chiesa non è una istituzione
sociale. La Chiesa è un dono di Dio all'umanità, è
- come tutto ciò che sgorga da Dio - un Mistero. La ragione
ultima della Chiesa è portare Dio agli uomini e gli uomini
a Dio, perchè tutto, alla fine, si riconduce nell'unica intenzione
di salvezza. |
La Chiesa/2
La Chiesa è stata voluta e creata da Gesù. E' Lui
che ha costituito i cristiani in comunità ed ha promesso
a Pietro di diventare "Pescatore di uomini", cioè
di annunciare il Vangelo e condurre gli uomini al vero Dio. Pietro,
gli apostoli, il popolo dei battezzati, tutti insieme uniti in Cristo,
ognuno con la sua vocazione e i suoi compiti, ognuno chiamato all'ubbidienza
del Vangelo. |
La Chiesa/3
Il cristianesimo si vive nella Chiesa, perchè in essa incontriamo
Gesù, attraverso i sacramenti e l'insegnamento che riceviamo.
Anche se il rapporto con Dio avviene nell'intimo della propria coscienza,
la manifestazione della fede deve esprimersi nella comunità,
nell'amore ricevuto e ridonato, nella carità costruttiva,
nell'ubbidienza al Magistero. Non si è cristiani criticando
e estraniandosi dalla Chiesa, perchè la Chiesa è volontà
di Cristo. |
La Chiesa/4
Nella Chiesa i cristiani scoprono la realtà divina, che
è amore. Per vivere l'amore bisogna instaurare un rapporto,
una comunione con gli altri: "Non è bene che l'uomo
sia solo" (Gn. 2, 18). Anche Dio non è solo, è
relazione tra le tre persone della Trinità. Tutto in Lui
è scambio d'amore. Perciò non si può essere
religiosi da soli, è nella natura stessa della fede cristiana
quella di essere vissuta e manifestata in una comunità. |
La Chiesa/5
La Chiesa è la casa dell'umanità, dove ogni uomo trova
il cibo per il sostentamento, la parola per il conforto, l'amore
accogliente per riscaldare il cuore dopo le fatiche della vita.
Nella Chiesa c'è Cristo che si dona ad ognuno secondo le
sue necessità. Amare la Chiesa e il suo insegnamento, approfondirne
la conoscenza, invitare tutti a farne parte è compito ed
onore di ogni cristiano. |
La Chiesa/5
Nella Chiesa ci sono diversità di carismi, diversità
di compiti e di ruoli. C'è la guida, il Papa successore
di Pietro, che è il perpetuo e visibile principio e fondamento
dell'unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli.
Ci sono i vescovi, principio visibile e fondamento dell'unità
nelle loro chiese locali. Ci sono i presbiteri, cooperatori dei
vescovi con il primario compito di annunciare a tutti il Vangelo
di Dio. |
La Chiesa/6
I laici, nella Chiesa, hanno il compito particolare di illuminare
e ordinare tutte le realtà temporali, alle quali essi sono
strettamente legati, in modo che sempre siano fatte secondo Cristo.
I lacici sono chiamati ad un loro specifico sacerdozio, che è
quello di operare santamente e di consacrare a Dio il mondo stesso.
Sono chiamati anche ad annunciare Cristo con la loro vita e con
la parola. |
La Madonna/1
Per realizzare l'opera di salvezza, il Creatore ha voluto la collaborazione
umana, e tale collaborazione si è realizzata pienamente
in Maria. La fanciulla ebrea che ha creduto nelle promesse di
Dio, ha espresso il sì totale al Suo progetto, e si
è donata interamente per essere strumento della Trinità.
Preparata da sempre per essere Madre di Dio, la Madonna ha accettato
consapevolmente di portarne il peso e la pena. In questo modo
è diventata la la Nuova Eva, la Regina, la Stella del Mattino. |
La Madonna/2
Maria è la fulgida stella che annuncia l'alba della redenzione. E' colei che nella vita dell'umanità e nella vita dell'uomo prepara i cuori ad accogliere Gesù. Tutto ciò che di bene ci arriva da Dio passa attraverso di Lei; Maria infatti, è la Mediatrice di tutte le grazie, a cominciare dalla Grazia assoluta che è Cristo stesso. |
La Madonna/3
Maria è la Donna del Sì. Colei che di fronte alla proposta di Dio Padre di diventare Madre del Figlio attraverso l'intervento straordinario dello Spirito Santo, ha risposto: "Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me quello che hai detto". Il suo sì ci ha meritato Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore e nostro Redentore. Un sì rinnovato lungo tutta la vita, anche nel momento più drammatico, sotto la Croce. |
La Madonna/4
Sotto la Croce Gesù ha affidato alla Madre l'umanità. Maria dovrà restituire l'umanità a Cristo. Il suo compito è questo, far regnare Gesù in ogni cuore e in ogni famiglia, e questo compito è vincolato all'instaurazione della sua materna regalità.
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